sabato 13 aprile 2024

CONFESSIONE ED AUTOASSOLUZIONE DI UN BANCHIERE IMPENITENTE

 

di Michele Lamanna

Nello scorso mese di marzo, una nota casa editrice ha dato alle stampe un libro scritto da Paolo Zannoni, dal titolo “Moneta e promesse – sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno”. Non sappiamo se e quante persone abbiano già avuto modo di leggere questo libro; né, se e quante altre lo faranno. In ogni caso, qualora ce ne fossero o ce ne saranno, vogliamo qui fornir loro una sorta di breve manuale per cercare di decodificare i contenuti di quel libro. Perché?

Innanzitutto, perché l’ esposizione e la terminologia utilizzata dall’autore per descrivere l’ attività bancaria e, di conseguenza, i rapporti tra Stato e banche è, a nostro avviso, capziosa. In secondo luogo, ma non da ultimo, per un dovere morale di riconoscenza nei confronti del mai dimenticato prof. Giacinto Auriti, che criticando tesi analoghe a quelle sostenute nel libro in questione, l’8 marzo del 1993 denunciò la Banca d’ Italia per truffa, falso in bilancio, associazione per delinquere, usura ed istigazione al suicidio.

L’ autore, sulla base di una ricognizione storica che va dal XII secolo alla rivoluzione russa, tenta di dimostrare/giustificare quella che, a suo parere, sarebbe l’ essenza costante dell’attività bancaria.

venerdì 12 aprile 2024

MENTRE L'ASSE RUSSO-CINESE SI CONSOLIDA L'OCCIDENTE FA I CONTI SENZA L'OSTE

Il 9 aprile scorso il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, dopo una sua visita di due giorni a Pechino, è stato ricevuto molto cordialmente dal Presidente cinese Xi Jinping dove hanno avuto modo di discutere sulle attuali questioni calde in corso nell'attuale scenario geopolitico. 

Uno dei punti fondamentali trattati è stato quello del "comportamento egemonico e intimidatorio" degli Stati Uniti nei confronti del mondo ed in seguito hanno concordato una visione comune sulla fine della guerra contro Gaza e il diritto alla costituzione di uno Stato Palestinese. Per quanto riguarda l'asse russo-cinese dall'incontro è nato il seguente accordo: "La Cina sosterrà lo sviluppo stabile della Russia sotto la guida di Putin. Pechino e Mosca continueranno a rafforzare la cooperazione strategica sulla scena mondiale e si forniranno un forte sostegno reciproco".

In pratica stiamo assistendo ad un continuo disfacimento di un'oligarchia globalista in preda ad un delirio di onnipotenza che sta commettendo errori su errori facendo spostare sempre più la Russia verso il dragone cinese, prima volta nella storia tra i due Paesi, situazione che porterà inesorabilmente ad una totale sconfitta dell'intero Occidente. 

domenica 7 aprile 2024

L'IPOCRISIA GLOBALISTA E IL NUOVO CANALE BEN GURION

 

Il progetto della costruzione di nuovo canale denominato “Ben Gurion” tra il Mar Rosso e il Mediterraneo sostituirà quello di Suez?

È sempre una questione di vile denaro, basta seguire i soldi per comprendere gli eventi storici che accadono nelle nostre vite quotidiane. Mentre da una parte Biden, solo all'apparenza, “rimprovera” Netanyahu per lo sterminio di Gaza, dall'altra continua a finanziarlo autorizzando nuovi aiuti militari ad Israele con la consegna di 25 caccia F35, 1800 bombe MK84 da 900 Kg, 500 bombe da 225 Kg...ipocrisia allo stato puro!

Quando il 7 ottobre 2023 Hamas attaccò Israele, i sospetti che si trattasse del classico schema globalista problema-reazione-soluzione erano più che giustificati tanto che, quando Netanyahu venne informato anticipatamente dai servizi segreti di un possibile attacco (appunto da parte di Hamas verso Israele), non fece nulla per evitarlo. A questo punto se a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca, molto probabilmente quell'accadimento doveva essere funzionale a giustificare una reazione mirata all'espropriazione totale del territorio palestinese attraverso il suo sterminio e il suo spostamento forzato della popolazione rimanente.

domenica 31 marzo 2024

IL VILE ATTENTATO AL CROCUS DI MOSCA

 

La propaganda occidentale con i suoi ingranaggi ben oleati, ormai sta dando per scontato che gli esecutori dell'attentato terroristico avvenuto il 22 marzo 2024 nel teatro Crocus City Hall, collocato alla periferia di Mosca, che ha causato ben 183 vittime fra cui 8 bambini, facciano parte dell'ISIS-K, un gruppo armato di estremisti islamici sunniti fondatosi tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 proveniente dal confine tra Pakistan e Afghanistan, attualmente affiliato all'ISIS. Quattro di loro, di nazionalità tagika, sono stati già arrestati con l'accusa di terrorismo.

La rivendicazione effettivamente è stata fatta dal gruppo terroristico dell'ISIS-K, ma questo, dando per scontato che sia vero, significherebbe solo che sono stati gli esecutori materiali dell'attacco terroristico... ma i mandanti chi sono? A questo punto si potrebbero aprire altre ipotesi, come quella ad esempio che i veri mandanti dell'attentato terroristico siano proprio gli USA e il regime Ucraino, con lo scopo di generare una destabilizzazione interna della Russia funzionale ad indebolire la figura del Presidente Putin soprattutto dopo la sua vittoria schiacciante avvenuta nelle ultime elezioni.

venerdì 22 marzo 2024

PUTIN STRAVINCE LE ELEZIONI E L'OCCIDENTE VA IN TILT

Le ultime elezioni presidenziali, tenutesi in Russia dal 15 al 17 marzo 2024 hanno  premiato nuovamente,  in maniera quasi plebiscitaria,  il presidente uscente Vladimir Putin con un consenso di quasi  il 90% e con un affluenza alla urne del 74,22% degli aventi diritto al voto, in pratica hanno votato quasi 80 milioni di persone. 

Risultati impensabili per le pseudo democrazie occidentali, vere e proprie usurocrazie, dove le affluenze alle urne si sono ridotte ad una media del 30%  e con pseudo leaders che superano, quando va bene, la soglia minima delle elezioni per vincere  su una base elettorale vergognosamente bassa.

Le elezioni si sono svolte in un clima di festa contrariamente a quanto racconta la propaganda occidentale.  Come si suol dire  l'invidia è una brutta bestia che sta facendo andare in tilt l'élite globalista, perché nonostante controllino il più grosso apparato propagandistico del pianeta, non riescono a scalfire l'immagine del presidente Putin, anzi con il loro operato stanno ottenendo l'esatto contrario,  tanto che  la sua immagine positiva aumenta di giorno in giorno. Se prima nel suo Paese aveva l'80% dei consensi oggi l'ha abbondantemente superato.

sabato 9 marzo 2024

NATO VS RUSSIA: UNA LINEA ROSSA MOLTO PERICOLOSA

La pericolosa “linea rossa” nello scontro tra Nato e Russia, cioè quella linea dalla quale non si può più tornare indietro si sta ormai oltrepassando. Le dichiarazioni in merito da parte dell'Occidente globalista, che sta fomentando in tutti i modi possibili lo scontro contro Putin, aumentano di giorno in giorno. 

Dopo che il Presidente francese, Manuel Macron, ha aperto il dibattito in tale direzione affermando che “Noi europei crediamo che la sconfitta della Russia sia necessaria per la sicurezza dell'Europa. Esploreremo la possibilità di mobilitare Paesi Terzi per l'acquisto di munizioni” iniziano ad arrivare altre dichiarazioni a sostegno dell'iniziativa. Infatti vi è anche quella dell'ex primo ministro francese, Manuel Vallas che afferma: “Non si può escludere il possibile scoppio di una terza guerra mondiale, dobbiamo essere preparati a un simile sviluppo degli eventi”.

Mentre i politici dibattono ormai pubblicamente su questo argomento, è risaputo da tutti che a livello militare, ci sono uomini della NATO che stanno operando, ormai da tempo, direttamente sul territorio Ucraino, sia per la formazione dell'esercito che anche per utilizzare le sofisticate armi consegnate all'esercito di Zelensky, come i sistemi missilistici HIMARS o gli Storm Shadow. Cosa dobbiamo aspettarci, anche alla luce delle recenti conversazioni che sono state rese pubbliche tra militari tedeschi di alto rango per un' eventuale progetto mirato a distruggere il ponte di Crimea con eventuali missili forniti dalla Germania? Il fatto che ci fosse un piano per colpire il ponte di Crimea, deve farci ulteriormente preoccupare poiché questo potrebbe anche essere la scintilla di un' eventuale terza guerra mondiale.

domenica 3 marzo 2024

MACRON FOMENTA LO SCONTRO DIRETTO CONTRO LA RUSSIA

 

L'asticella verso un conflitto diretto tra Nato e Russia si sposta sempre di più. 

Ormai il dibattito, tra gli alleati occidentali, è stato aperto palesemente e per questo ci ha pensato l'ex banchiere, oggi Presidente della Repubblica Francese, Emanuel Macron, sponsorizzato a suo tempo, per il suo attuale ruolo, dal suo mentore il banchiere ed economista Jacques Attali.

Macron, al termine della conferenza di Parigi del 26 febbraio, dove i leader dei Paesi Europei si sono riuniti per discutere sulle eventuali iniziative da prendere a sostegno dell'Ucraina contro la Russia, ha aperto alla possibilità di inviare direttamente forze armate occidentali. Secondo il presidente francese, anche se per ora “Non c'è consenso in questa fase (da parte dei 21 leader europei presenti alla riunione. nda) per inviare truppe sul terreno non bisogna escludere nulla. Faremo tutto il possibile per impedire alla Russia di vincere questa guerra. Siamo in un momento critico di questo conflitto che ci impone di prendere l'iniziativa”.

lunedì 26 febbraio 2024

MORTE IMPROVVISA DI ALEXEI NAVALNY

Il 16 febbraio presso il carcere siberiano di massima sicurezza “IK-3 Polar Wolf” è morto Alexei Navalny, uno dei principali oppositori di Putin, scelto e sostenuto da tutto l'Occidente “democratico” che secondo la versione ufficiale mainstream sarebbe stato l'uomo giusto per portare democrazia, trasparenza e lotta alla corruzione in tutta la Russia, per farla risplendere sotto i “disvalori” profusi dai globalisti.

Solo che in realtà Navalny, per la magistratura russa non era quello che risultava per l'Occidente, tanto che lo aveva condannato per frode, appropriazione indebita ed attività estremista, essendo anche un ammiratore dell'ideologia nazista. Per sintetizzare chi era l'uomo sostenuto da tutti i leaders occidentali, riporto il parere dello scrittore Nicolai Lilin, autore anche del libro “Educazione siberiana”: “L’Occidente ha trasformato Alexei Navalny nell’ennesimo simbolo di libertà, come fosse un 'Santo protettore' dei valori democratici, schiacciato da Vladimir Putin; ma per me Navalny rimane sempre quello che era sin dagli inizi della sua carriera: un nazista, xenofobo e genio della comunicazione, che per anni ha lavorato per gli oligarchi russi. Per me lui non era un politico, ma un prodotto mediatico in grado di offrirsi al miglior offerente".

venerdì 16 febbraio 2024

TUCKER CARLSON INTERVISTA VLADIMIR PUTIN

Putin Senza Freni: La Verità dietro le Quinte nell'Intervista di Tucker Carlson

L'8 febbraio del 2024, il giornalista statunitense Tucker Carlson, ex conduttore della trasmissione Tucker Carlson Tonight, prodotta e trasmessa da Fox News,  ha intervistato, per più di un'ora, il presidente russo Vladimir Putin. 

Il presidente russo è stato come un fiume in piena, tanto che lo stesso Carlson  faceva  fatica a interromperlo per porgli altre domande. Impressionante la sua preparazione storica mostrata nella prima parte dell'intervista, dove ricordava a memoria una miriade di date, nomi ed eventi di tutto il processo storico della Russia, dalla sua nascita fino ad oggi. Dopo il suo excursus storico, da vero conoscitore degli avvenimenti storici,  preparazione doverosa per un vero statista e,  mostrando una completa visione geopolitica degli accadimenti nel mondo, ha dato le giuste motivazioni alle necessarie azioni che la Russia ha dovuto intraprendere, a tutti i livelli, per non compromettere la sua stessa esistenza.

lunedì 12 febbraio 2024

LA RIVOLTA DEI TRATTORI

Articolo di Cosimo Massaro.

Con questa ulteriore dimostrazione di malessere da parte del mondo agricolo e di tanti allevatori, ci troviamo nuovamente davanti ad una manifestazione solo di un ulteriore sintomo di un male profondo che risiede nelle origini della “Dittatura Europea” (titolo di un libro della professoressa Ida Magli) e alle sue folli politiche in linea con i punti programmatici dell'agenda globalista.

Oltre alle assurdità perseguite dal programma politico ambientale europeo rappresentato dal Green Deal che dovrebbe mirare, secondo i loro buoni propositi a “...migliorare il benessere delle persone. Rendere l’Europa climaticamente neutra e proteggere il nostro habitat naturale farà bene alle persone, al pianeta e all’economia. Nessuno sarà lasciato indietro”. Di fatto però rimangono solo belle parole come quelle riportate nello stesso documento anche da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea quando scrive “Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita. Ci consentirà di ridurre le emissioni e di creare posti di lavoro.”.

Purtroppo però sono solo specchietti per le allodole per i più ingenui che credono in queste istituzioni create dal potere usurocratico. Come possono parlare di ambientalismo quando impongono limiti agli agricoltori europei, impedendo loro di utilizzare determinati fitofarmaci e diserbanti con la scusa dell'inquinamento e poi permettono l'importazione di alimenti provenienti da altre parti del mondo dove questi vengono utilizzati? Assurdo! E se pensiamo che viene permessa anche l'entrata in Europa di tali prodotti alimentari con un basso costo e senza l'applicazione di dazi, è naturale che tutto ciò distrugge l'economia agricola europea e questo lo capirebbe anche un bambino.

Oltre alla distruzione di tutto il comparto agricolo alimentare portato avanti dalle assurde politiche ambientali europee, che mirano ad imporre dall'alto anche un'alimentazione malsana e non in linea con la nostra cultura come ad esempio l'utilizzo di insetti e cibo sintetico, vi sono quelle motivazioni dovute all'assurdo aumento dei costi del carburante causati dalle varie guerre in corso e allo strapotere delle multinazionali padroni ormai di semi, piante e frutti.